La storia del calcio è fatta di grandi emozioni, di trofei, di gol, di parate e di cocenti delusioni; la storia del calcio, soprattutto di quello moderno, è fatta di soldi, di business e di banche; la storia del calcio è fatta di passione, dell’amore smisurato dei tifosi; la storia del calcio è fatta di “idoli”; la storia del calcio è fatta di Uomini.
Soprattutto sugli ultimi due punti si sofferma il libro di Giusva Branca, “Idoli di carta” (Laruffa Editore), un viaggio nella storia della Reggina, attraverso il racconto di undici ex calciatori amaranto, più un allenatore. Una vera squadra che come armi per andare in gol, non ha i piedi, la testa, la tecnica e la tenacia, ma i ricordi, le vittorie, le amarezze, i rimpianti e le soddisfazioni che ciascun protagonista può legare, indissolubilmente, a Reggio Calabria e la Reggina.
Attraverso le testimonianze, colme di sentimenti quali gioia, rammarico, nostalgia, dolore e, perché no, rancore, Giusva Branca ripercorre la storia di undici personaggi amaranto, con il grande merito di documentare e, nello stesso tempo, emozionare il lettore.
Gli undici protagonisti, da Pianca a Bagnato, passando per Korostelev e Mariotto, fino a giungere a Poli e Bumbaca, ripercorrono la propria esperienza, anche decennale in alcuni casi, in riva allo Stretto: esperienza che, spesso, fa rima con vita perché qualcuno ha deciso di rimanere a Reggio anche dopo aver smesso di giocare, qualcun altro, invece, porta la città nella parte più protetta del proprio cuore, pur vivendo a migliaia di chilometri di distanza.
Giusva Branca, con “Idoli di carta”, verifica cosa resti negli “idoli” di una volta - oggi Uomini normali - dell’onnipotenza provata quando, in calzoncini e maglietta, emozionavano folle più o meno numerose.
Per tutti l’esperienza amaranto ha significato qualcosa che solo le parole realmente dettate dal cuore possono esprimere completamente, perché, forse per campanilismo, ho sempre pensato la maglia della Reggina avesse qualcosa in più rispetto alle altre, capace di risvegliare la parte migliore di ogni atleta, e di ogni Uomo.
Della storia del calcio si è già detto, ma, come si capirà al termine della lettura di “Idoli di carta”, la storia della Reggina è diversa. Essa vive di grandi personaggi: sono gli eroi della fatica, più che della tecnica, i campioni del coraggio che regalano emozioni profonde.
Sono tutti creatori originalissimi di straordinarie avventure.
Sono tutti Uomini veri.
Soprattutto sugli ultimi due punti si sofferma il libro di Giusva Branca, “Idoli di carta” (Laruffa Editore), un viaggio nella storia della Reggina, attraverso il racconto di undici ex calciatori amaranto, più un allenatore. Una vera squadra che come armi per andare in gol, non ha i piedi, la testa, la tecnica e la tenacia, ma i ricordi, le vittorie, le amarezze, i rimpianti e le soddisfazioni che ciascun protagonista può legare, indissolubilmente, a Reggio Calabria e la Reggina.
Attraverso le testimonianze, colme di sentimenti quali gioia, rammarico, nostalgia, dolore e, perché no, rancore, Giusva Branca ripercorre la storia di undici personaggi amaranto, con il grande merito di documentare e, nello stesso tempo, emozionare il lettore.
Gli undici protagonisti, da Pianca a Bagnato, passando per Korostelev e Mariotto, fino a giungere a Poli e Bumbaca, ripercorrono la propria esperienza, anche decennale in alcuni casi, in riva allo Stretto: esperienza che, spesso, fa rima con vita perché qualcuno ha deciso di rimanere a Reggio anche dopo aver smesso di giocare, qualcun altro, invece, porta la città nella parte più protetta del proprio cuore, pur vivendo a migliaia di chilometri di distanza.
Giusva Branca, con “Idoli di carta”, verifica cosa resti negli “idoli” di una volta - oggi Uomini normali - dell’onnipotenza provata quando, in calzoncini e maglietta, emozionavano folle più o meno numerose.
Per tutti l’esperienza amaranto ha significato qualcosa che solo le parole realmente dettate dal cuore possono esprimere completamente, perché, forse per campanilismo, ho sempre pensato la maglia della Reggina avesse qualcosa in più rispetto alle altre, capace di risvegliare la parte migliore di ogni atleta, e di ogni Uomo.
Della storia del calcio si è già detto, ma, come si capirà al termine della lettura di “Idoli di carta”, la storia della Reggina è diversa. Essa vive di grandi personaggi: sono gli eroi della fatica, più che della tecnica, i campioni del coraggio che regalano emozioni profonde.
Sono tutti creatori originalissimi di straordinarie avventure.
Sono tutti Uomini veri.
(Recensione di Claudio Cordova)
Per acquistare il libro: http://www.laruffaeditore.it/pagina.asp?id_c=2&action=details&cat_id=30&prod_id=235&pag=1&parola=giusva+branca&cat_id_serch=0
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